Le stanze in cui non hai urlato
Ci sono stanze che hai attraversato in silenzio.
Avresti potuto urlare. Ma hai chiuso la bocca.
Hai lasciato che il dolore si infilasse nelle
pareti, che il cuore si sgretolasse in una
grammatica muta.
Non volevi disturbare.
Non volevi sembrare debole.
Non volevi perdere qualcuno.
Così hai perso te.
Ora quelle stanze ti abitano.
Parlano nei sogni.
Risuonano nei corpi che tocchi,
nelle frasi che non dici,
in ogni gesto che ti nega senza motivo.
Eppure, da qualche parte,
c’è ancora un punto del tempo
in cui puoi tornare.
Non per spiegarti.
Ma per urlare.
Finalmente.
Con tutta la voce che hai trattenuto.