Quando non ci si parla più, la fine si compie
Apocolypsis non è soltanto il crollo delle
cose esteriori, ma il vuoto che cresce dentro
un mondo che ha smesso di parlarsi.
Le parole si sono consumate, i dialoghi si
sono interrotti, e dietro il rumore resta
soltanto silenzio sterile.
La fine non sarà un evento spettacolare,
ma un logoramento interiore: l’impossibilità
di incontrare davvero l’altro.
Quando non ci si parla più, quando non si
ascolta più, la comunità si sgretola
dall’interno.
Questa è la soglia più sottile e più
pericolosa: non il crollo delle mura, ma
quello delle coscienze.