LA STANCHEZZA DELL' ANIMA. SEZIONE STATI INTERIORI. CAP. 5
Ci sono pesi che non si vedono.
L’anima si stanca nel frastuono del mondo.
A volte restare in piedi è già troppo.
Si finge forza mentre si crolla piano.
Ci sono silenzi che chiedono ascolto.
Ogni stanchezza è un confine invisibile.
Eppure, proprio nei crolli si rivela la verità.
Non siamo macchine: siamo carne, respiro, cuore.
La fragilità non è una colpa,
è il linguaggio segreto dell’anima
quando chiede di essere ascoltata.
Non serve resistere a oltranza.
Serve imparare a fermarsi,
a lasciare che il silenzio diventi cura,
a riconoscere che la stanchezza non è debolezza,
ma il segnale che è tempo di rinascere.
Perché dopo ogni confine invisibile
c’è sempre una soglia.
E dietro ogni soglia,
un nuovo inizio.